È all'uscita di Souppes-sur-Loing che finalmente prendiamo la strada di servizio che costeggia il canale per andare verso Nemours.
Dopo aver attraversato una zona industriale e respirato a pieni polmoni i fumi nauseabondi del locale zuccherificio (difficile da credere che da odori pestilenziali possa venir fuori tanta dolcezza) ci immettiamo sulla velostrada EuroVelo 3, la Scandiberica che collega Trondheim in Norvegia a Santiago de Compostela in Spagna, passando per Parigi.
Questa pista ciclabile, detta anche "il percorso dei pellegrini" per ovvi motivi, percorre 1600 chilometri in territorio francese, anche se attualmente non è ancora completamente attrezzata e segnalata. Ma non preoccupatevi quest'oggi avete solo una trentina di chilometri da percorrere e tutto è già pronto per accogliervi.
ll Loing è un fiume lungo 166 km, affluente della sponda sinistra della Senna. Rimase navigabile fino all'inizio del XVIII secolo per trasportare principalmente tessuti, vino, aceto, pietre e tutti i tipi di produzioni locali.
L'irregolarità del suo flusso portò presto alla canalizzazione del suo corso e alla costruzione di opere d'ingegneria navale: il canale di Briare all'inizio del XVII secolo, il canale d'Orléans e il canale del Loing sul quale, appunto, viaggiamo oggi.
Da Nemours, il Loing si unisce alla Senna al livello del comune di San Mammès. La costruzione del canale inizia nel 1720 e sarà completata nel 1723. Ha una lunghezza di circa 50 chilometri ed é caratterizzato da 19 chiuse che permettono di superare un dislivello di 35 metri.
Oggi, il traffico commerciale è diminuito drasticamente, lasciando spazio al turismo fluviale. Il percorso di servizio, che una volta permetteva agli animali o agli uomini di rimorchiare le barche sulle rive, è diventato così un posto dove poter camminare o da percorrere in bici in tutta sicurezza.
Il percorso è davvero piacevole, ombreggiato, ben tenuto e ricco di informazioni sul patrimonio architettonico locale e sulle numerose chiuse che caratterizzano la maggior parte dei canali di servizio dei fiumi.
Il percorso passa accanto molti piccoli centri e riserva, a volte, qualche bella sorpresa come l'imponente Castello di Moncourt-Fromonville e le sue dependances. La sua storia e il suo sviluppo, che si fonde con quella dei borghi che attraversa, ha permesso lo sviluppo di numerosi mestieri e attività semi-industriali.
Senza rendercene conto ci accorgiamo di essere a poche centinaia di metri da Nemours.