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Come tutte le belle storie anche questo nostro viaggio, ha una fine. Nathalie ci ha preparato ancora una bella colazione che ci permetterà di affrontare la via del ritorno verso Chateauroux dove ci aspetta il treno per il ritorno. Avendo ancora praticamente tutta la giornata davanti abbiamo ancora un bel po’ di tempo per approfittare di questi luoghi incantati e ci lasciamo quindi sedurre da una visita ad una piccola cappella immersa nei boschi, dove Emmanuel e Nathalie ci consigliano di andare e dove è possibile rinfrescarsi ad una fonte naturale, la fontana di Saint Sulpice.

Anche se questo ci costerà qualche decina di chilometri in più, siamo assolutamente tentati dalla scoperta di questo luogo che racchiude una leggenda popolare.

Salutiamo i nostri cari amici non senza qualche lacrimuccia, perché questo incontro è stato qualcosa di magico e Nathalie e Emmanuel ci hanno trattato come dei vecchi amici.

Ci lasciamo con la promessa di ritornare e riprendiamo la nostra strada.

Arriviamo alla chiesetta di Saint Sulpice, dopo aver attraversato la Foresta di Lancosme e aver fatto un salto a quello che resta dell’antico Castello di Robert, oggi trasformato in Maison d’hôtes.

Questo piccolissimo edificio religioso del XVI secolo, è stato costruito in pietra locale, ed é situato in una radura della foresta di Lancosme.

La leggenda vuole che un giovane pastore, incuriosito dagli strani movimenti del bue più bello e maestoso della sua mandria che girava ininterrottamente intorno ad un cespuglio, scopri per caso il cadavere di Saint Sulpice, anziano arcivescovo di Bourges.

Non appena il sant'uomo trovo una degna sepoltura, la leggenda vuole che una fonte cominciò a zampillare nel punto esatto dove il bue ritrovo le spoglie mortali del porporato. Secondo la leggenda questa sorgente di acqua purissima e freschissima ha il potere di guarire i dolori o le convulsioni dei bambini.

Un pellegrinaggio è organizzato verso questi luoghi di culto ogni ultima domenica di agosto.

  

  

A parte qualche scritta e graffito inciso dai soliti imbecilli, il luogo invita alla meditazione e alla riflessione.

La sorgente di acqua purissima è qualcosa di straordinario. Sarà il caldo soffocante, sarà il richiamo della leggenda che potrebbe alleviare i nostri dolori muscolari della nostra peregrinazione, certo è che non ci facciamo pregare, è il caso di dirlo, e approfittiamo appieno della freschezza di questa fontana miracolosa.

  

   

Con la mente piena di ricordi ed emozioni, dopo esserci riposati e rinfrescati, ci rimettiamo in sella per raggiungere la nostra destinazione finale, Chateauroux, da dove riprenderemo il nostro treno per Parigi. Siamo ancora in anticipo e decidiamo di fare una piccola visita alla cattedrale di Chateauroux, maestoso edificio gotico recentemente rinnovato. Vi aspettiamo sulla strada dei vostri sogni, pronti a ripartire per una nuova avventura.